venerdì 29 gennaio 2010

La mia nuova lettura

Ho terminato di leggere il libro:
"Venuto al mondo" (Margaret Mazzantini) Mondadori
Un libro coinvolgente, nel bene e nel male : storie di amore, di amicizia, di guerra bruttissima guerra.
Amore, diverse forme di amore: qualcuna tenera, appassionata, esasperata, esagerata. Amore materno, amore carnale,amore spirituale,amore paterno,amore per la vita, per la terra, per le proprie radici, per le cose belle ( paesaggi, cibo, ambienti, arte, fotografia,poesia).
La guerra con tutti gli orrori:distruzione di luoghi, di affetti, di vite,stupri.Odio fortissimo tra diverse etnie,tra stessi fratelli di religione diversa o della stessa religione.
Personaggi affascinanti nella loro particolarità, nella loro stranezza , caparbietà. Un desiderio di materrnità esasperato, da raggiungere in qualsiasi modo nelle forme possibili.
Un libro che mi ha attratto, coinvolto molto in alcuni passaggi e in alcuni momenti della lettura. Ho divorato la prima parte e ho ripreso a leggere e terminato dopo un periodo di sosta, con la sensazione di non volerlo concludere per il dolore in cui sono stata coinvolta in alcune fasi della lettura.
Mi è piaciuto, mi ha fatto soffrire ma sono contenta di averlo letto.
Trascrivo una poesia di uno dei personaggi del libro perchè mi è molto piaciuta:
Tieni un capo del filo,
con l'altro capo in mano
io correrò nel mondo.
E se dovessi perdermi
tu, mammina mia tira.
Goiko

mercoledì 27 gennaio 2010

Ho visto un bel film

Questa sera siamo andati in parrocchia e insieme al gruppo degli adulti abbiamo visto il film "Non è mai troppo tardi" (Reiner). Interpreti: Jack Nicholson e Norman Freeman.
Bel film, interpretazione magistrale; il tema interessante e significativo. Ad una prima visione un po' superficiale per alcuni aspetti, ma - visto attentamente - sorprendono molti punti significativi e toccanti.
Il film racconta l'amicizia tra due uomini diversi, molto diversi, costretti a condividere la camera di un ospedale e la stessa sorte creata da un tumore. Decidono di non subirla passivamente e di fare tutto ciò che non hanno potuto fare prima.
Questo incontro li porta alla scoperta del meglio di loro stessi e delle gioie della vita, ma anche ad abbandonare alcune certezze: uno torna a guardare la moglie con occhi diversi; l'altro, più cinico e pieno di sé, rivede il proprio rapporto con gli altri e torna dalla figlia.
Aver fatto del bene ad un perfetto sconosciuto li porterà a contemplare un paesaggio veramente maestoso.

venerdì 22 gennaio 2010

Il cappotto bianco (Luana Trapè)

Ho terminato di leggere Il cappotto bianco di Luana Trapè: un bel libro, piacevolissimo; triste per alcuni aspetti, interessante per molti altri. La vita di quel periodo (1800), le figure principali (maestro e Lucia): persone ricche nei sentimenti ma contorte, molto sensibili, ma per alcuni aspetti tristi, con un forte sentimento di amore espresso con molta riservatezza, con sfumature d'altri tempi. Nel libro si parla del grande problema dei manicomi, in quel periodo e credo fino ad una ventina di anni fa. Descrizioni affascinanti, linguaggio leggero e piacevole, in alcuni momenti affannoso e con un ritmo molto veloce.
Sono stata contenta di averlo letto, mi è molto piaciuto.